lunedì 28 marzo 2011

1953 – Replica e primati

Nell'immagine: Monza, 13 settembre 1953, G.P. d’Italia.Alberto Ascari (n. 4) in azione, 
seguito a stretto contatto da Nino Farina in una concitata fase della corsa. I due alfieri della Ferrari sono ritratti in alto, a destra.


1953 Replica e primati

La Ferrari 500 F2 aveva mostrato le sue doti d’eccezione nell’arco dell’intera stagione 1952, trovando in Alberto Ascari un interprete senza uguali. Niente di più logico, dunque – anche se la logica delle cose non sempre coincide con quella delle corse – niente di più logico che la irresistibile «accoppiata» si ripetesse nel 1953, conquistando per il secondo anno consecutivo il massimo titolo automobilistico e arrivando a stabilire due primati sensazionali e di certo molto difficili da battere: quelli delle vittorie consecutive, per il pilota e per la vettura. Incominciamo dal pilota: fra il 1952 e il 1953 Ascari, per ben nove volte di fila, tagliò per primo il traguardo. La prodigiosa serie ebbe inizio nel 1952 con il G.P. del Belgio e proseguì con i G.P. di Francia, Gran Bretagna, Germania, Olanda e Italia: e siamo a quota sei. Alla ripresa del campionato, nel 1953, Ascari fu primo anche nei G.P. d’Argentina, Olanda e Belgio: e fanno, appunto, nove successi. Si può eventualmente eccepire – e c’è chi lo fa – che fra il G.P. d’Argentina e quello d’Olanda del 1953 si è disputata la 500 Miglia di Indianapolis, che all’epoca faceva parte del mondiale F1. Ascari tuttavia non prese parte a quella corsa ma è in ogni caso indubitabile che abbia partecipato consecutivamente a nove gare e le abbia vinte tutte e nove. Se peraltro si vuole pignoleggiare, si può anche suddividere questo primato in due «versioni», con due diverse classifiche: vittorie consecutive in base alle partecipazioni dei piloti e vittorie consecutive in base al calendario del campionato. Il risultato, comunque, cambia di poco: è sempre in testa Ascari, – perlomeno fino al 2002–  nel primo caso con 9, nel secondo con 7 affermazioni filate. Alle sue spalle, a rispettosa distanza, seguono con 5 en plein «a catena» ciascuno Jack Brabham (dal G.P. d’Olanda al G.P. del Portogallo 1960), Jim Clark (dal G.P. del Belgio al G.P. di Germania 1965) e Nigel Mansell (dal G.P. del Sudafrica al G.P. di San Marino 1992).
Ancora più impressionante è il ruolino di marcia della macchina, che può vantare al proprio attivo la bellezza di 14 successi in fila su 14 partecipazioni: 11 di Ascari, non consecutivi ma «collegati» in serie da altri tre della 500 F2, con Taruffi, Hawthorn e Farina, uno per ciascuno, rispettivamente nel G.P. di Svizzera 1952 e nei G.P. di Francia e di Germania 1953. Da allora è trascorso quasi mezzo secolo, il numero delle corse valevoli per il Campionato Mondiale di Formula 1 in una singola stagione è aumentato fino al doppio e oltre, ma non si è più visto nulla di simile.

Fonte: Gianni Cancellieri, giornalista e storico dell’automobile.

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